Fondo Giaccone

Chi Siamo

Il Fondo “Gabriele Giaccone” è una raccolta di testi donata dai due figli Stefano Giaccone (musicista e teatrante che vive a Cagliari) e Carlo Giaccone (pittore e insegnante che vive a Torino). Si tratta di un tributo all’amore e alla dedizione del padre Gabriele verso il Libro e la sua importanza nell’educazione della Società. su fondogiaccone.com trovi anche materiale prodotto e/o distribuito da noi. Solo materiali in formato fisico (no download) ovvero chiavetta USB, libri, CD, DVD, ecc. Per ricevere, con posta ordinaria, questi materiali chiediamo un rimborso/aiuto collaborativo di Euro 10 per ogni titolo. fondogiaccone utilizza nelle sue produzioni anche materiali ispirati o connessi con contenuti tratti dalla rete, in uno spirito di promozione culturale alternativo alla sua origine commerciale, fuori da ogni logica di redditività economica e tanto meno di rivendicazione proprietaria/autoriale. Lo scambio di denaro avviene nella pura assunzione di uno spirito solidaristico tra iniziative contigue all'etica anti-capitalista: Per coloro che volessero usare, diffondere, postare, manipolare, copiare parti di questo materiale chiediamo di citare la provenienza e questo sito come “fondogiaccone, nodo di rete culturale”; per rispetto dello spirito di condivisione e solidarietà di individualità/collettivi che promuovono, nel modo più ampio e plurale del termine, la “cultura-contro “ (che per noi è, anche e sempre, “cultura per”).

 

fondogiaccone.com di Stefano Giaccone

c/o Biblioteca Gramsciana Villaverde

Via San Sebastiano 4

09090 Villaverde (OR)

Italy

320 7516968

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"Dove sono io"

…..Il cammino della storia dunque non è quello di una palla di biliardo che una volta partita segue una certa traiettoria, ma somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade…L’andamento della storia è un continuo sbandamento. Il presente è sempre un’ultima casa al margine, che in qualche modo non fa più completamente parte delle case della città. Ogni generazione si chiede stupita: chi sono io e chi erano i miei antecessori? Farebbe meglio a chiedersi: dove sono io?

Robert Musil

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